Succede quasi ogni fine weekend e non solo a Morbegno per la verità. Episodi di vandalismi e intemperanze notturne da parte di giovani o giovanissimi, su di giri per effetto di alcol o altro, non sono infrequenti. Qui siamo nel centro storico della città del Bitto: le immagini, riprese e postate su facebook ieri dall’ex sindaco e attuale capo dell’opposizione Andrea Ruggeri, documentano alcuni gruppi di ragazzi abbandonarsi a bravate come appendersi a cartelli stradali, prendere a calci saracinesche, o divellere parapetti e colonnine. +
Come la scorsa settimana, un buon modo per festeggiare la fine del “lock down”, violando la quiete pubblica, deturpando, spaccando, scrive Ruggeri tra ironia e amarezza. Sembra che la voglia di uscire dei giovani, a lungo trattenuta durante il periodo di emergenza sanitaria, ora si sfoghi in questi atti di turbolenza, spesso prontamente perseguiti dai Carabinieri, che sovente intervengono il sabato notte per sventare o reprimere tali comportamenti, soprattutto nel centro storico, disseminato di locali di ritrovo. L’accesso contingentato all’interno degli esercizi pubblici, dettato dalle regole antiassembramento, fa stazionare all’esterno tanti avventori di bar e pub, con le conseguenze sotto gli occhi di tutti, e ora già all’esame delle forze dell’ordine per l’identificazione dei responsabili, come già avvenuto altre volte, quando i leoni notturni, passato l’effetto inebriante, perdono la baldanza e ammettono le responsabilità. L’attività di controllo insomma c’è.
"La nostra Caserma dei Carabinieri è intervenuta - precisa Ruggeri - come sempre ha fatto di fronte a richieste dei cittadini". Fin qui dunque la dimensione di legalità e ordine pubblico del fenomeno. Ma c’è anche la questione politica che Ruggeri solleva, accusando l’attuale amministrazione: "è una vergogna – afferma - che i Morbegnesi siano obbligati a rivolgersi al sottoscritto, nella totale assenza di chi li dovrebbe rappresentare. La città non merita questo. La soluzione del problema – aggiunge - passa innanzitutto dalla sensibilità che un’amministrazione deve dimostrare nel conoscere certe situazioni, che in queste settimane sono diventate croniche". Come dire, occorre cogliere i segnali e mettere in campo opportune azioni, affidandosi all’esperienza e alla collaborazione di tutti i soggetti. In primis, dice l’ex primo cittadino, la Prefettura, da sempre sensibile di fronte a fenomeni di questo profilo. Non ignoriamo il problema e non lasciamo alla sola caserma il compito di intervenire.