Arresti domiciliari per il titolare della Work Safety di Castione Andevenno. Avrebbe commissionato l’incendio della propria ditta per ottenere il risarcimento dell’assicurazione. È la conclusione a cui è giunta la Procura di Sondrio secondo un solido quadro probatorio condiviso dal Gip che ha quindi disposto l’ordinanza di custodia cautelare eseguita dai carabinieri della compagnia di Sondrio. Si tratta dell’ultimo provvedimento derivante dalle serrate indagini partite immediatamente la sera del 16 settembre scorso quando l’incendio distrusse il magazzino della Work Safety di Castione. Primo fu la custodia cautelare eseguita il 29 settembre per due 51enni del milanese che a bordo di un furgone noleggiato e con targhe false avevano innescato l’incendio del capannone. Medesimo provvedimento anche per il proprietario dell’auto che fornì le targhe utilizzate per mascherare il furgone. Ulteriori indagini hanno portato, poche settimane dopo, alla custodia cautelare in carcere anche per il 62enne di Corsico che aveva ingaggiato i due autori del rogo dietro promessa di una somma di denaro. Le dichiarazioni di quest'ultimo e i numerosi elementi acquisiti hanno definito ulteriormente il quadro: il titolare della società avrebbe commissionato al sessantaduenne di Corsico l' incendio del proprio capannone, promettendogli una cospicua somma di denaro e una carica dirigenziale all'interno di una nuova società ancora da costituire. Avrebbe inoltre personalmente consegnato al 62enne metà della somma pattuita e le chiavi della ditta, con le quali i due esecutori materiali hanno avuto facile accesso al magazzino da incendiare. II GIP del Tribunale di Sondrio, valutate le condizioni di salute dell' indagato, ha emesso nei confronti del titolare della ditta un'ordinanza di custodia cautelare degli arresti domiciliari, a disposizione dell'Autorita Giudiziaria.