Prima di andare in carcere, ha chiesto di poter bere l’ultimo bicchiere di vino, visto che per un po’ non ne avrebbe più visto. Sarebbe quasi una vicenda grottesca, tale da strappare un sorriso, se dietro purtroppo non ci fosse una triste storia di maltrattamenti familiari, legata all’abuso di alcol. Protagonista un 46enne pregiudicato della Valmalenco, vittima il padre di 80 anni, vedovo. L’uomo, pregiudicato e con problemi di alcolismo, già negli anni scorsi era stato per questo motivo destinatario della misura di allontanamento dalla casa familiare. A fine ottobre un altro inquietante episodio, consumato tra le mura di casa, con l’aggressione all’anziano genitore. 10 giorni la prognosi riportata da quest’ultimo, che, evidentemente esasperato e non più disposto a subire le violenze del figlio, ha riferito l’accaduto ai carabinieri. I militari della stazione di Chiesa in Valmalenco, raccolti gli elementi di prova a carico del 46enne, hanno chiesto e ottenuto a suo carico da parte dell’autorità giudiziaria l’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per il reato di maltrattamenti in famiglia, eseguita nei giorni scorsi. Quando i carabinieri hanno rintracciato l’uomo per arrestarlo e portarlo in carcere, la sconcertante richiesta di poter avere ancora qualche minuto a disposizione per bersi l’ultimo bicchiere. Sempre in Valmalenco un altro episodio di alcol e violenza domestica tra figli e genitori. Ad allertare gli uomini dell’Arma una signora di 65 anni, spaventata dall’aggressività del figlio, di soli 23 anni, pregiudicato, ubriaco e violento. L’intervento dei militari non è bastato a placare il giovane, che alla loro vista, li ha minacciati e aggrediti, tanto da rendere necessario l’intervento del 118. I sanitari, visto che lo stato di agitazione non accennata a ridursi, hanno provveduto a sedare il giovane e a portarlo all’ospedale di Sondrio, dove è stato ricoverato. Nei suoi confronti l’accusa di minacce, violenza e resistenza pubblico ufficiale.