Qualche mese fa ci aveva detto di voler fare il casaro da grande. Chissà se questo è ancora il suo sogno dopo il successo con il film “Le otto montagne”, o se coltiverà la carriera da attore. Stiamo parlando di Cristiano Sassella, quattordici anni, di Talamona, tra i protagonisti della pellicola tratta dall’omonimo romanzo di Paolo Cognetti, sorpresa natalizia al botteghino.
“Le otto montagne”, già vincitore del premio della giuria all’ultimo Festival di Cannes e nelle sale cinematografiche italiane dal 22 dicembre, è il film rivelazione delle feste, con oltre 3 milioni e 700mila euro di incassi, ad oggi. È il racconto dell’intensa amicizia tra Pietro e Bruno, nata durante le spensierate estati in Valle d’Aosta. Dalle corse in alpeggio da bambini, alle scelte da adolescenti, fino alle difficoltà della vita adulta. Trovarsi, perdersi, ma mai del tutto, sempre con la montagna sullo sfondo, a riportare serenità. E se Pietro e Bruno da adulti sono magistralmente interpretati da Luca Marinelli e Alessandro Borghi, negli anni dell’infanzia ritroviamo proprio Cristiano Sassella nei panni di Bruno, piccolo pastore di umile famiglia, legato al suo luogo di origine.
I registi, Felix Van Groeningen e Charlotte Vandermeersch l’hanno scelto tra oltre 2500 ragazzi per la sua spontaneità, naturalezza e innata passione per la montagna. E quasi per caso, grazie ad una giornata del Fai nella quale Cristiano è stato notato da alcune guide contattate dalla produzione del film. I suoi genitori, gestori di un’azienda agricola in Valtellina, hanno anche aiutato i registi e Alessandro Borghi, durante le riprese, per la gestione degli animali e con il dialetto.
Ora Cristiano frequenta la prima superiore e non manca di dare una mano ai casari dell’Alpe Piazza, ma chissà se presto lo rivedremo sul red carpet, in smoking e con il suo contagioso sorriso.