Oltre 900 milioni di euro. Sono le nuove erogazioni a imprese e famiglie che la Banca Popolare di Sondrio ha effettuato nei primi tre mesi del 2020. Un sostegno concreto all’economia reale in un momento difficile, dovuto all’emergenza coronavirus. Il dato è contenuto nel resoconto intermedio di gestione consolidato al 31 marzo, approvato dal Consiglio di amministrazione presieduto da Francesco Venosta. Sostanziale tenuta per l’attività bancaria caratteristica, solida la posizione patrimoniale, robusta la posizione di liquidità, crescita ulteriore per i livelli di copertura del credito deteriorato. Il risultato netto consolidato di periodo segna -46,5 milioni, “penalizzato – spiega la banca in una nota – dalla cattiva performance dei mercati finanziari e degli accantonamenti prudenziali su crediti per effetto dell’emergenza Covid 19”. “La diffusione del coronavirus ha portato a una situazione inusitata per complessità e impatti sull’economia – sottolinea il Consigliere delegato e direttore generale Mario Alberto Pedranzini – in questo contesto di emergenza siamo stati in grado di continuare a garantire i servizi essenziali grazie alla consueta abnegazione dei nostri collaboratori. Ora – spiega Pedranzini – ci troviamo impegnati soprattutto a tradurre in realtà quanto previsto dalle norme varate dal Governo a sostegno di imprese e famiglie e stiamo rafforzando adeguatamente le strutture preposte all’erogazione del credito”. “I risultati del primo trimestre 2020 – annota il consigliere delegato – confermano la posizione di straordinaria solidità patrimoniale della nostra Banca e ciò garantisce ampi margini operativi nell’ipotesi di progressivo miglioramento congiunturale e pure in termini di resilienza da qui al 2021”. Confermato il prossimo completamento della cessione massiva di sofferenze, per circa 1 miliardo di euro, cui seguirà nel corso dell’anno un’operazione analoga per un valore di circa 400 milioni. L’assemblea dei soci si svolgerà il 12 giugno, nella sede centrale di Sondrio: sarà a porte chiuse per rispettare le nuove regole sanitarie. L’intervento dei soci avverrà esclusivamente tramite il Rappresentante designato. “E’ per noi fonte di enorme dispiacere l’impossibilità di incontrare, come da consuetudine, i nostri soci nel momento più partecipato della vita sociale della Banca – afferma Pedranzini – stiamo però approntando misure alternative affinché la partecipazione, ancorché non in forma fisica, possa risultare la più ampia possibile e rappresentare così un rinnovato segno tangibile della peculiarità della nostra banca, espressione della comunità in cui opera, anche e ancor di più in questa fase difficile”.