Ci sono segnali positivi nel settore industriale, anche se il quadro generale resta decisamente complesso. A svelarlo i dati contenuti nell’Osservatorio Congiunturale realizzato dai Centri Studi di Confindustria Lecco e Sondrio e Confindustria Como sulla seconda metà del 2020. L'incremento congiunturale di domanda, produzione e fatturato in media si attesta al +3,5%. Ribaltate le previsioni negative che le aziende avevano formulato lo scorso luglio: si ipotizzava una contrazione media del 4,8%. Ovviamente, un altro ragionamento va fatto se si confronta il secondo semestre 2020 con il periodo luglio-dicembre 2019, periodo precedente allo scoppio della pandemia: per i tre indicatori, infatti, si riscontra una riduzione media dell’8,4%. Le previsioni per questo primo scorcio del 2021 rivelano stagnazione nel caso della domanda e del fatturato, ma un lieve aumento, di circa un punto e mezzo percentuale, per l’attività produttiva. Le aziende del territorio si rivolgono ai mercati internazionali a conferma della qualità delle produzioni riconosciute e apprezzate in tutto il mondo. Nel secondo semestre 2020 quasi un terzo del fatturato delle aziende del campione è stato realizzato oltre i confini nazionali. L’Europa Occidentale si conferma il principale mercato di sbocco oltre confine, assorbendo oltre la metà dell’export: la quota di fatturato legata alle esportazioni sfiora il 18%. Tra i problemi affrontati, l’aumento dei listini delle materie prime durante il secondo semestre. Sul fronte posti di lavoro, le ipotesi formulate dalle imprese dei tre territori per il semestre gennaio-giugno 2021 nel 67% dei casi indicano un mantenimento dei livelli. Il 18% delle aziende interpellate ipotizza una diminuzione mentre il 14,7% un aumento. “I dati di Lecco e Sondrio mostrano indicatori in miglioramento rispetto a quanto rilevato nel primo semestre, nonostante il differenziale tendenziale con il 2019 resti negativo. Le previsioni sono invece positive, anche se si attestano su valori molto modesti” – spiega Lorenzo Riva, Presidente di Confindustria Lecco e Sondrio. Ora è necessario invertire la tendenza e per questo servono decisioni e misure efficaci - conclude Riva - focalizzate sul sostenere la crescita e gli investimenti, il rilancio del manifatturiero e dell’industria”.