Cresce l’export in provincia di Sondrio. Lo rivela lo studio strategico territoriale commissionato da Confindustria Como e Confindustria Lecco Sondrio redatto da The European House Ambrosetti. L’analisi mostra la situazione delle aziende di Valtellina e Valchiavenna, comparate a quelle lecchesi e comasche, ma anche al resto del tessuto imprenditoriale della Lombardia. L’export sondriese è, appunto, in crescita.
L’andamento delle esportazioni dal 2019 al 2022 è infatti migliorato del 34,2%, un andamento in proporzione superiore anche rispetto alle due province vicine, ma pure alla media lombarda (ferma al 27%). È aumentato molto il valore aggiunto dei lavoratori del comparto manifatturiero: a Sondrio è cresciuto di un terzo nel periodo 2019-2022. Un’enormità se si pensa che Como e Lecco sono cresciuti rispettivamente del 6,8% e del 4,4%.
Sondrio è però anche la provincia con il tasso di disoccupazione più alto in regione, con il 6,6%, insieme a Como, superiore rispetto alla Lombardia, ferma al 4,4%. Resta comunque più basso della media nazionale, all’8,2%. Sondrio è poi la provincia con meno lavoratori immigrati: sono infatti il 5,74% della popolazione residente in Valle.