Confindustria Lecco e Sondrio e Confindustria Bergamo verso la storica fusione: i Consigli generali delle due associazioni hanno approvato il Protocollo, che segna il primo passo dell’iter, destinato a concludersi nel 2022. Obiettivo dar vita a un soggetto unico, autorevole e forte, meglio attrezzato a rispondere alle sfide del momento. Il progetto basa i suoi presupposti sulla forte interconnessione dei territori, che condividono la vocazione manifatturiera, la specializzazione meccanica, l’alta propensione all’internazionalizzazione. Il manifatturiero a Bergamo, Lecco e Sondrio, esprime rispettivamente il 32%, il 35,8% e il 19,8% del valore aggiunto, l’industria meccanica dà lavoro al 56%, al 69,4% e al 37,7% del totale di addetti della manifattura, l’export vale il 48%, il 46,7% e il 14,7% del totale del valòore aggiunto. A Confindustria Bergamo sono associate quasi 1200 imprese, per 83.600 dipendenti, la consorella di Lecco e Sondrio conta su 710 imprese con 35.000 occupati. La fusione permetterà di conseguire una massa critica importante, con più efficienza e capacità di iniziativa: una struttura con 144 dipendenti e 3 sedi totalmente integrate, con quella di Bergamo collocata strategicamente sull’asse Torino-Venezia, nelle vicinanze dell’aeroporto di Orio. Non da meno il ruolo nevralgico dei territori di Lecco e Sondrio, assi di raccordo tra Milano e la Svizzera, senza dimenticare per la Valtellina gli investimenti generati dalle Olimpiadi, con ricadute positive anche per il sistema produttivo. “In un contesto sempre più complesso come l’attuale – sottolinea il presidente di Confindustria Bergamo, Stefano Scaglia – diventa ancor più importante aprire i propri confini, condividendo competenze e conoscenze e riconoscendo la propria identità non più nella mera appartenenza a un territorio, ma nei comuni valori dell’impresa manifatturiera innovativa e sostenibile; una rappresentanza ancora più forte e strutturata sarà quindi un interlocutore privilegiato per tutti gli stakeholder, a partire dalle istituzioni locali e nazionali”. “La propensione a collaborare, creare sinergie e allargare gli orizzonti di cooperazione è un elemento strategico per affrontare le sfide della modernità – aggiunge il presidente di Confindustria Lecco e Sondrio, Lorenzo Riva - Il percorso che avviamo oggi con l’Associazione di Bergamo va in questa direzione, la stessa imboccata anni fa con la proficua unione delle Territoriali di Lecco e di Sondrio”. Entrambi sottolineano: valorizzeremo le peculiarità dei singoli territori, senza snaturarle. “Sono certo - conclude Riva - che questo passo possa essere precursore per alleanze più larghe”.