Durante il lockdown sono i settori che più hanno sofferto la crisi economica innescata dall’emergenza sanitaria. Hanno recuperato un po' di terreno nel corso dell’estate, e ora devono fare i conti con la nuova stretta, con le nuove regole anti-contagio. Commercio, turismo e servizi stanno vivendo un 2020 davvero in salita. Lo sanno i datori di lavoro, così come i dipendenti. Uno spaccato di quanto sta accadendo, emerge dal report realizzato dall’osservatorio sulla cassa integrazione guadagni della CISL Lombardia. Punto di partenza i dati INPS. Sono anche stati presi in considerazione quelli forniti da Regione Lombardia, utili a descrivere l’andamento della cassa in deroga. A livello regionale, rispetto al 2019, la Cassa integrazione di maggio, giugno e luglio – si legge nel dossier – è cresciuta rispettivamente di 45 volte in maggio, di 25 volte in giugno e di 32 volte in luglio. Tra i settori – spiega l’osservatorio CISL – commercio e terziario sono al primo posto, sia nel bimestre marzo-aprile con oltre 116 milioni di ore di cassa richieste, sia a maggio-giugno. A luglio la cassa integrazione ordinaria, in provincia di Sondrio, è cresciuta del 60% rispetto al mese precedente. “Gli operatori turistici stanno soffrendo, così come i pubblici esercizi – sottolinea Massimiliano Arighi, segretario della FISASCAT CISL di Sondrio – la maggior parte delle aziende ha terminato le ore di cassa integrazione che aveva richiesto e ottenuto. Ferie e permessi – aggiunge il responsabile del sindacato di categoria – sono stati utilizzati per tenere i dipendenti a casa e tutelarli nelle fasi più acute della pandemia”. “Nell’immediato l’unica soluzione – conclude Arighi – è il rifinanziamento della cassa in deroga, ma in prospettiva è necessaria una riforma degli ammortizzatori sociali così da rendere strutturali questi sostegni al reddito anche nel commercio”. Un segnale di quanto sta accadendo arriva anche dagli Enti Bilaterali di Commercio e turismo della provincia di Sondrio. Alle imprese e ai lavoratori che stanno fronteggiando gli effetti economici della pandemia erano dedicate misure speciali di sostegno. Le domande si potevano presentare dal 3 agosto. I 200 mila euro messi a disposizione sono quasi terminati. In meno di 3 mesi, l’importante stanziamento è stato distribuito sul territorio.