L’emergenza sanitaria ha fortemente condizionato nel 2020 la propensione degli Italiani a richiedere un finanziamento per sostenere consumi e progetti di spesa. È quanto emerge dal Barometro del Credito alle Famiglie di Eurisc, il sistema di informazioni creditizie gestito dalla società specializzata Crif. Paura e incertezza del futuro sconsigliano di sbilanciarsi con impegni economici troppo onerosi, e inducono alla prudenza e, per chi può, al risparmio. Rispetto al 2019 in Italia nell’anno appena concluso le richieste di prestiti personali sono calate del 24,7%, quelle di prestiti finalizzati all’acquisto di beni o servizi si sono contratte del 13,5, sono aumentate invece del 2,8% le richieste di mutui e surroghe. Flessione ancora più forte in Lombardia: prestiti personali – 25,6, finalizzati – 19,6, nuovi mutui e surroghe + 2,7. E a Sondrio le cose come sono andate? La nostra provincia, che secondo la recente indagine sulla qualità della vita del Sole 24 ore è quinta in Italia per depositi bancari pro capite, quasi 23.000 euro, è anche una delle due sole in regione, l’altra è Bergamo ma solo di qualche decimale, che ha fatto registrare un calo nel numero di contratti di mutui immobiliari: -3,2%. L’importo medio però cresce del 3,8 ed è il più alto dopo Milano: 149.538 euro. Per le richieste di prestiti finalizzati all’acquisto di beni e servizi (auto, moto, arredi, elettronica ed elettrodomestici, ma anche viaggi, spese mediche, palestre etc.) il calo dei contratti sottoscritti a Sondrio è del 19,2%, in linea col trend regionale, ma la flessione dell’importo medio, 7988 euro, è la più marcata su scala lombarda, - 10,2%. invece sul fronte dei prestiti personali, a differenza di quelli finalizzati senza obbligo di destinazione dell’importo ottenuto, Sondrio cala meno di tutte le altre province, -18,9%. Pressochè invariata l’entità della somma richiesta, 11.893 euro.