4 milioni e 110.000 euro a favore di 910 soggetti, per un importo medio pro capite di 4516 euro. Questa l’entità dei contributi destinati alle aziende della provincia di Sondrio messe in crisi dalla seconda ondata della pandemia grazie ai fondi del primo decreto ristori. I parlamentari lombardi del Partito democratico Alessandro Alfieri e Gian Mario Fragomeli salutano con soddisfazione questo risultato e rimarcano l’efficienza e tempestività nella liquidazione delle somme. In 9 giorni l’ammontare complessivo erogato dal governo attraverso l’agenzia delle Entrate è di 964 milioni, a beneficiarne oltre 211.000 attività. 155 milioni alla nostra regione, per oltre 32.000 aziende. La fetta più grossa va a pubblici esercizi: ristoranti, bar, gelaterie, anche strutture ricettive. Il Decreto Ristori – dichiarano all’unisono Fragomeli e Alfieri - è solo il primo passo, ma è la dimostrazione che lo Stato c’è, che il Governo e il PD hanno saputo dare una risposta concreta in tempi brevissimi alle difficoltà che affliggono tante piccole imprese. Il contributo alla provincia di Sondrio è significativo, eguaglia quasi per importo e numero di beneficiari la provincia di Lecco, che ha il doppio degli abitanti, e supera abbondantemente quella di Lodi. In un territorio a forte vocazione turistica, come quello di Valtellina e Valchiavenna, il dato è rivelatore della diffusa criticità in cui versa il comparto. Soddisfatto della temepstività degli aiuti anche il segretario provinciale del PD Michele Iannotti.