Per salire in paradiso attraversando l’inferno. È questo il motto che sintetizza la sfida di Nicolas Samparisi. Sarà la salita che da Aprica conduce alla Malga Magnolta il percorso su cui il corridore tiranese tenterà sabato prossimo 27 giugno il suo everesting, l’impresa che prevede senza interruzione di percorrere un dislivello pari a quello della più alta montagna al mondo: 8848 metri.
Il campione 28enne delle due ruote, che quest’anno ha visto, dopo i mondiali di ciclocross, la stagione sottoposta allo stop forzato causa coronavirus, tenterà la prova in sella ad una bicicletta KTM Myron Sonic. Questo costituisce la peculiarità del suo tentativo: non l’uso della bici da strada, ma di una mountain bike, su un tracciato in prevalenza sterrato.
Si partirà infatti da Piazza Palabione, dopo un primo tratto prima su asfalto poi su fondo bituminoso, Nicolas si inerpicherà sui pendii che d’inverno corrispondono a quelli delle piste di sci. Sulla pagina facebook dell’atleta ecco le immagini che illustrano la prova. "Il dislivello di ogni salita è di circa 825 metri, + un dislivello positivo di altri 50 metri anche durante la discesa", racconta il fratello minore Lorenzo, anch’egli ciclista professionista, che assiste Nicolas in questa fase di preparazione. "Tutto procede - aggiunge - Nicolas ha lavorato bene e con grande determinazione in questo periodo". L’obiettivo è quello di percorrere i 7,6 kilometri della salita in un tempo di circa 54 minuti. Una tabella di marcia, che prevede la partenza alle prime luci del giorno, intorno alle 5-5.30, con una conclusione prevista 12 ore dopo. 10 + un breve tratto le salite da ripetere.
Era stato lo stesso Nicolas ad annunciare il mese scorso sul suo profilo e sulla pagina facebook di Tirano l’idea di questa nuova impresa. Aprica, che ha il ciclismo nel suo dna, dalla mountainbike al Giro d’Italia alle gran fondo, si candida così ad essere campo ideale di questi eventi, capaci di proiettare lontano l’immagine turistica della località. Inoltre è bene augurante la recente impresa di Luca Manfredi Negri, il runner di Oliveto originario della località orobica che su questi stessi pendii ha centrato il record mondiale di dislivello di corsa in montagna coprendo quasi 150 kilometri in 24 ore.